Si è tenuto nella giornata inaugurale di MIBA - Milan International Building Alliance - il format che riunisce in un unico appuntamento quattro eventi fieristici GEE - Global Elevator Exhibition, MADE Expo, SMART BUILDING EXPO e SICUREZZA - il Building Innovation Forum, la conferenza internazionale dedicata all’impatto dell’innovazione sull’industria delle costruzioni, organizzata da Fiera Milano.
Esperti internazionali, esponenti delle istituzioni e attori chiave del mercato si sono confrontati sul futuro degli edifici e delle città, concentrandosi su innovazione, qualità della vita, sostenibilità e partenariato pubblico privato.
I DATI CRESME
Nell’intervento Scenario e nuovi trend del building, il Direttore Generale di CRESME, Lorenzo Bellicini si è dedicato in particolare all’analisi dei dati relativi alla (bassa) produttività nel settore delle costruzioni.
Secondo l’ultima indagine CRESME nella gestione dei processi trovano conferma alcune criticità tipiche del comparto: scarsa qualità nella posa in opera, difficoltà nella definizione delle tempistiche, elevati costi di errore, spreco di materiale, alti costi di smaltimento e complessa gestione dei rischi. Nel 2022, il valore aggiunto per ora lavorata nel settore delle costruzioni è stato di 26 euro, inferiore alla media nazionale di 36,5 euro. Disparità che si estende lungo l'intera catena produttiva, rivelando un divario di produttività rispetto al resto dell'economia, compreso il settore della progettazione con studi di architettura e ingegneria che presentano livelli di produttività oraria intorno ai 25 euro.
Il quadro delineato dal CRESME evidenzia la necessità di migliorare l'efficienza in tutto il settore e nelle attività correlate. Qualcosa si sta già muovendo. Nel triennio post-pandemico, il settore ha registrato il maggiore aumento della produttività oraria. Confrontando i dati del 2022 con la media del triennio pre-crisi (2017-2019), si osserva una crescita del +9,2%, mentre l'intera economia registra un modesto aumento del +2,8%. Una tendenza che può essere interpretata da diverse prospettive, tra cui l'aumento dei prezzi, la sottovalutazione delle ore lavorate, l'espansione del mercato della ristrutturazione incentivata, la crescita nel settore delle infrastrutture (+14,9% nell'incremento del valore della produzione tra il 2022 e il 2019), l'aumento dell'importanza della componente impiantistica e lo sviluppo della digitalizzazione dei processi.
Il trend positivo della crescita della produttività nel settore non è limitato al solo triennio post-pandemico, ma si estende anche al periodo pre-pandemico (2017-2019). Le costruzioni sono il settore che ha sperimentato una crescita media annua della produttività più elevata, con un aumento del +1,5%. Negli ultimi cinque anni, tra i quattro principali Paesi europei, l'Italia è l'unico in cui il settore delle costruzioni ha mostrato una crescita significativa della produttività oraria, con una media annua del +2,0%.
Dati che suggeriscono una tendenza positiva e che mettono in come il settore delle costruzioni potrebbe incrementare il proprio valore aggiunto del 62% operando in modo ottimale. Anche un modesto miglioramento potrebbe portare a un aumento del valore aggiunto tra il 5% e il 10%, pari a 5-10 miliardi di euro. Pertanto, investire in miglioramenti nei processi produttivi, tecnologia, organizzazione e modelli gestionali è essenziale, e la digitalizzazione potrebbe svolgere un ruolo chiave in questo contesto.
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